Pablo Picasso, Poveri in riva al mare (1903, olio su tela, cm. 105 × 69),
Washington, National Gallery of Art.
L’opera, nota anche con il
titolo di Tragedia, appartiene al cosiddetto periodo blu (1901-1904),
ed è la trasposizione in senso moderno ed esistenziale del tema della Sacra
Famiglia. Eseguita a Barcellona nel 1903, risente della particolare
posizione ideologica dell’artista che, in quel tempo di assoluta ristrettezza
economica, frequentava l’ambiente anarcoide ed intellettualistico del
cabaret Els Quatre Gats.
Nel dipinto è chiara
l’idea di dolore e di abbandono che Picasso ha dell’esistenza, coi tre
personaggi confinati in riva al mare da soli, sopraffatti dai loro affanni e
dal loro stato di indigenza, senza la possibilità di un avvenire migliore.
La famiglia di poveri,
estenuata dall’aria pungente e dalla mestizia, è perfino incredibilmente
oppressa da un’inquietante incomunicabilità, connotata dalla introspezione
psicologica dei personaggi. Essi, nonostante il loro evidente ed umano
sconforto, stanno in silenzio, in posture comunque contegnose e composte, quasi
solenni, coi piedi nudi sulla sabbia. Cosicché la figura slanciata della madre
ha una statuaria quanto arcaica dignità, esaltata da una marcata linea di
contorno e da un panneggio essenziale e di forte rilievo plastico. Il
personaggio paterno, più umano e naturale, ma altrettanto plastico, risente del
lieve tremore di un brivido di freddo. In lui cerca conforto il figliolo,
gracile e poetico, che gli posa teneramente una mano sulla gamba.
Dietro i tre bisognosi,
metafore del pessimismo individuale, vi è un paesaggio ridotto all’essenziale,
fatto dei tre primordiali elementi del mondo fisico: terra, acqua e aria. Che
stanno a significare un pessimismo cosmico, perfettamente interpretabile in
chiave leopardiana, con l’uomo condannato alla sofferenza per tutta la vita.
Tanto è vero che, personaggi e contesto, sono immersi in un flusso cromatico
fatto di variazioni bluastre, ad enfatizzare il tragico pensiero picassiano
sulla vita.
© G. LUCIO FRAGNOLI
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