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domenica 13 dicembre 2020

DOPOPRANZO A ORNANS di GUSTAVE COURBET

 


Gustave Courbet (1819-1877), Dopopranzo a Ornans (1849); Lille, Palais des Beaux-Arts.


ANALISI DELL’OPERA

L’opera, riproduce una classica scena di genere ambientata in una locanda della Francia rurale ottocentesca. Nel luogo dipinto vi è un’aria rustica e familiare, dalla luce calda ma tenue, proveniente da destra, da una bassa finestra verosimilmente, posta fuori dello spazio del quadro. La tiepida luce illumina gli oggetti e i personaggi bastevolmente, per farne emergere dalla penombra la forma ed il senso materico, con ogni sua propria connotazione, quasi che l’artista volesse farci avvertire oltre alla vecchiezza del legno delle sedie e lo spessore della tovaglia, gli odori persistenti delle vivande cucinate e delle restanti cose.  I tre personaggi seduti intorno al tavolo hanno appena finito di desinare e se ne stanno quieti, sazi e soddisfatti ad ascoltare una musica suonata da un violinista, accomodato alla bisogna di fronte a loro. Tra di essi si riconosce il padre di Courbet, nel personaggio con le gambe accavallate a capotavola, e lo stesso autore, nell’uomo con la barba sullo sfondo. Sono evidenti i riferimenti ai suoi ideali maestri naturalisti secenteschi, ma soprattutto a Caravaggio. Ed infatti l’impostazione generale della composizione è chiaramente ripresa dalla Vocazione di San Matteo, e ne costituisce un omaggio ed allo stesso tempo un riconoscimento per la geniale interpretazione del fatto evangelico in chiave realistica ed attualizzata.  

 

 

© G. LUCIO FRAGNOLI

 

IL POST SOPRA RIPORTATO HA CARATTERE ESCLUSIVAMENTE DIVULGATIVO E DIDATTICO, DESTINATO PERTANTO AGLI APPASSIONATI E AGLI STUDENTI. 

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