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mercoledì 24 marzo 2021

LA GAZZA di CLAUDE MONET

 


Claude Monet (1840 – 1926), La gazza (1868);  olio su tela (cm.89x cm. 130), Parigi, Musée d’Orsay.

   

LETTURA DELL'OPERA


In questo meraviglioso paesaggio innevato, Monet realizza una delle più sorprendenti gradazioni di bianchi della storia della pittura, in una dimensione intimistica e di grande significato poetico. Nella descrizione di uno scorcio di campagna, coperta da una coltre di soffice e candida neve, l’artista rende tangibili le cose, sprofondate nella quiete e nel silenzio, con un magistrale gioco di ombre e di luci, che riescono a rendere la profondità spaziale con tutti i relativi valori atmosferici. Con sapienti variazioni di toni e con un magistrale uso della luce, il maestro riesce a creare nel riguardante persino la sensazione dell’aria fredda nelle prime ore mattutine. In questo contesto dormiente e inanimato, per certi versi magico, la gazza è l’unico essere vivente, protagonista del dipinto, allo stesso modo del passero solitario evocato nei toccanti versi leopardiani, in una visione volutamente lirica e romantica.


© G. LUCIO FRAGNOLI


IL POST SOPRA RIPORTATO HA SCOPO ESCLUSIVAMENTE DIVULGATIVO, ED È RIVOLTO PERTANTO AGLI STUDENTI E AGLI APPASSIONATI.

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