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giovedì 15 settembre 2022

TUTTA COLPA DI CAPUOZZO di G. LUCIO FRAGNOLI

 

DATA DI PUBBLICAZIONE: ottobre 2022  - Pagine 252

EAN: 9791221370997

EDIZIONI EMMEGI

DISPNIBILE IN: EPUB – EBOK – FORMATO KINDLE

SINOSSI

Anno 2000. Roma. Nel lasso di un mese si compie l’incredibile avventura di Gino Barbieri, alla ricerca del fantomatico Capuozzo. Assassinato per errore e rimandato nel mondo nel corpo del nero Sonny Taylor, il protagonista si arrischia in una girandola di pericolose situazioni, con molti morti ammazzati e voluttuosi incontri. Muovendosi dentro sconosciuti scenari notturni di quartieri multirazziali e di ordinario tran tran metropolitano, Gino alias Sonny affronta inconsapevolmente un tortuoso viaggio alla riscoperta dell’uomo che è stato.  

RECENSIONE DI ERMES GALLUCCI 

Per questo recente lavoro di Giuseppe Lucio Fra­gnoli, Tutta colpa di Capuozzo, si potrebbe speri­mentare una recensione “scabra ed essenziale.” È un racconto avvincente, apparentemente un giallo o, molto più correttamente, un noir, che si legge d’un fiato, ma con la preziosa avvertenza di Calvino al let­tore: “Stai per cominciare a leggere un nuovo ro­manzo. Rilassati. Raccogliti. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’ indistinto, la porta è me­glio chiuderla; di là c’è sempre la televisione ac­cesa.”

Si entra così, repentinamente, nelle vicende nar­rate, guidati dall’autore, che, con una forte carica di humour nero, ci conduce attraverso agguati in ri­storanti po­polari o in lugubri alberghetti cinesi o a spasso nei quartieri multirazziali di una Roma notturna e sban­data, con molti morti ammazzati, continui e vorticosi amplessi, inattesi incontri con loschi personaggi e con donne statuarie, alla ricerca del fantomatico Ca­puozzo, primo responsabile di tutti gli accadimenti. Il romanzo, appunto, inizia con uno “spietato” che va alla caccia di Capuozzo: “Hai capito bene, ce l’ho con te. Tu sei Capuozzo?” E termina con un rendez-vous mancato: “… ma io avevo un appun­tamento qua, con una persona di nome Capuozzo, esattamente al tavolo numero no-ve.

È l’eterno ritorno della letteratura sui casi della vi-ta, imprevedibili, accidentali e, nel contempo, ci-clici. Tutto si svolge nel  paesaggio urbano di Roma, sen­tita però come la Londra uggiosa, bru­mosa, incom­bente di Dickens, descritta con inquie­tudine e disgu­sto: “uno sconfinato ammasso di ca­seggiati, asfalto, binari, cavi, tubazioni, plastica, vetri e colate di cemento… un macchinario agoniz­zante, tenuto a stento in movimento da un trabal­lante polmone artificiale… un guazzabuglio… in un traffico che si paralizza in uno scenario di fradice e labili esistenze, assediate da frenetiche ansie e cao­tiche paure.

In un tale contesto urbano, intasato di moltitudini in movimento continuo, che si infilano negli “orifizi” della metropolitana come per discendere fino agli In­feri per poi risalire ingrugnite, addossate, suda­ticce, l’autore intesse la trama degli avvenimenti, determi­nati dall’affannosa indagine del protagoni­starima­sto vittima di un fatale errore.

E in una simile trama, padroneggiata senza nes­suna sbavatura, pur tra situazioni truci, alla Taran­tino, ed insistito erotismo, lautore cattura il lettore con il mezzo connotativo dell’opera letteraria: il linguaggio: immediato, diretto, perfettamente fina­liz­zato, e di grana fine. Tutta colpa di Capuozzo è un buon lavoro, sotto tutti gli aspetto. 

 L’autore G. Lucio Fragnoli con l'amico architetto Ernesto Ruggiero

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