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mercoledì 28 dicembre 2022

L'UGUAGLIANZA DAVANTI ALLA MORTE (Ėgalite devant la mort) di William-Alphonse Bouguereau

 

William-Alphonse Bouguereau (La Rochelle, 1825 – La Rochelle, 1905), L’uguaglianza davanti alla morte (1848, olio su tela, 141 x 269 cm) Musée d’Orsay, Parigi.

LETTURA DELL’OPERA 

L’uguaglianza davanti alla morte fu dipinto da Bouguereau a 23 anni, mentre ancora studiava allÉcole des beaux-arts, per essere presentato ed esposto al Salon del 1848. Su uno dei disegni preparatori l’autore annotò: 

Uguaglianza. Nel momento in cui l’angelo della morte stenderà sopra di voi il suo sudario, la vostra vita non sarà servita a nulla se non siete stati capaci di fare il bene sulla terra”. 

Si capisce, dalle sue parole e osservando l’opera, cosa volesse dire al pubblico della maggiore rassegna artistica europea dell’epoca. Voleva sicuramente affermare che la vita va vissuta virtuosamente, dalla parte dei magnanimi e dei giusti, contro gli ingordi e i malvagi, per presentarsi al giudizio degli uomini e del Signore con l’anima incorrotta dalle colpe e dal disonore. 

Cosicché l’artista immagina il corpo senza vita di un uomo, disteso  sulla pietra tombale del suo sepolcro, nudo, senza nessun ornamento e nessun avere, giacché nessuna cosa può seguirlo nel dominio oscuro della morte. Sprofondato già nel grande sonno egli è divenuto inesorabilmente uguale a ogni suo simile. L’angelo della morte è sceso su di lui per coprirlo con un candido lenzuolo funebre e per condurlo nel remoto e misterioso regno dei morti. 

L’uguaglianza davanti alla morte è un soggetto perfettamente neoclassico, in una visione estetizzante della morte, che esclude lorrido e il brutto, il macabro e il putrefatto, i riluttanti scheletri medievali e barocchi, simboli stessi della morte e della fugacità della vita. Ma alla composta visione neoclassica Bouguereau abbina un tonalismo gelido e metafisico, in una inquietante dimensione di surrealtà. 

Dal cratere greco a figure rosse di Eufronio con la Morte di Sarpedonte. I personaggi alati sono le personificazioni del Sonno e della Morte, ossia Ipnos, dio del sonno, figlio della Notte e fratello di Thanatos, dio della morte. 

Guerin, Ritorno di Marco Sesto, particolare della moglie morta.


Brevissima biografia di William-Alphonse Bouguereau

William-Alphonse Bouguereau, nato a La Rochelle il 30 novembre del 1825, studiò prima a Bordeaux, dove frequentò una scuola di disegno e pittura, completando poi la propria formazione a l’École des Beaux-Arts a Parigi, dove si trasferì all’età di 20 anni, diventando anche allievo di François-Ėdouard Picot, insieme a Cabanel. Nel 1850 vinse il Prix de Rome, soggiornando quindi tre anni in Italia. Tornato a Parigi si sposò e aprì uno studio proprio, ottenendo subito grande fama, non solo in Francia, per via dei successi ai vari Salons parigini, ma anche in Inghilterra e persino negli Stati Uniti. Nel 1885, tra i vari riconoscimenti, gli fu assegnata la Legion d’Onore. Fu sicuramente tra i maggiori esponenti della pittura accademica, caratterizzandosi però per un puro e esemplare formalismo unito a una restituzione del reale nitida e perfezionistica, trasposta in una visione complessivamente ideale. Morì a la Rochelle il 19 agosto 1905.

 

© G. LUCIO FRAGNOLI

IL POST SOPRA RIPORTATO HA CARATTERE ESCLUSIVAMENTE DIVULGATIVO E DIDATTICO, DESTINATO PERTANTO AGLI STUDENTI E AGLI APPASSIONATI

 

 

 


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