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mercoledì 28 dicembre 2022

LA GIOVINEZZA DI BACCO (La jeunesse de Bacchus) di William-Alphonse BOUGUEREAU

 

William-Alphonse Bouguereau (La Rochelle, 1825 – La Rochelle, 1905), La giovinezza di Bacco (1884, olio su tela, 331 x 610 cm)collezione privata.

LETTURA DELL’OPERA

La grande tela con La giovinezza di Bacco fu dipinta da Bouguereau in tre mesi, alla fine dell’anno 1883, molto probabilmente, ma firmata e datata 1884 ed esposta al Salon dello stesso anno. L’artista immagina la scena mitologica di Bacco, dio del vino e dei misteri, della carnalità e dell’ebbrezza, ancora bambino e in un baldanzoso e lento procedere, scortato da satiri e menadi, tutti nudi o discinti. Il dio dell’ebrezza, figlio di Zeus e della mortale Semele, è al centro del corteo con le braccia levate in aria e un tamburello in una mano, portato in spalla da un fauno. Lo precedono satiri musicanti e baccanti danzanti. In testa alla sfilata due centauri suonano chi le nacchere e chi il flauto, con appresso un satiro suonatore di piatti e due menadi ballanti, una col tirso in mano e l’altra con le nacchere. Ci sono pure due amorini capricciosi, uno dei quali suona il triangolo. Dietro il dio bambino una baccante tiene un grappolo d’uva in una mano, mentre un’altra intreccia le mani con un satiro in unelegante movenza di danza. Un’altra menade, caduta per la l’ebbrezza o per la troppa euforia, viene sollevata dall’altra danzatrice completamente nuda e volteggiante. Chiude lallegra e profana processione il brutto quanto saggio Sileno, gran precettore di Bacco, in groppa a un asino. È ubriaco, ovviamente, così due fauni lo aiutano a tenersi ritto sul dorso del somaro – come nell’affresco del Trionfo di Bacco e Arianna di Annibale Carracci nella Galleria Farnese –. Nel contempo un satiro dall’aspetto alquanto femmineo, messo di spalle, coglie da una pergola selvatica grappoli d’uva per riporli nel tamburello d’una baccante sorridente. Lo spassoso corteo potrebbe alludere al viaggio di Bacco che porta il vino dall’oriente all’occidente. Ma poco importa. Ciò che colpisce è la precisione plastico-disegnativa e l’indovinata postura di ogni personaggio, la resa realistica – assai fotografica – e la perfetta disposizione d’insieme degli stessi, ma pure la loro collocazione spaziale rispetto alla quinta alberata e allo sfondo luminoso e profondo. Tutto è calcolato e ben equilibrato, compreso il cromatismo quasi freddo, attenuato e ben accordato delle figure in contrasto con le frondose chiome scure, messe contro il chiarore opalino dell’orizzonte collinare. Alcune posture appaiono parecchio naturali e aggraziate altre un po artificiose, ma sempre armoniche. Il quadro è sicuramente classico, o meglio tardo-neoclassico, più che accademico, se si considera che il gusto e l’interesse per tali soggetti permane per tutto l’Ottocento – da parte di un certo ma ragguardevole pubblico –.

William-Alphonse Bouguereau 

 

William-Alphonse Bouguereau , La giovinezza di Bacco,  NationalmuseumStoccolma (Svezia).


Brevissima biografia di William-Alphonse Bouguereau

William-Alphonse Bouguereau, nato a La Rochelle il 30 novembre del 1825, studiò prima a Bordeaux, dove frequentò una scuola di disegno e pittura, completando poi la propria formazione a l’École des Beaux-Arts a Parigi, dove si trasferì all’età di 20 anni, diventando anche allievo di François-Ėdouard Picot, insieme a Cabanel. Nel 1850 vinse il Prix de Rome, soggiornando quindi tre anni in Italia. Tornato a Parigi si sposò e aprì uno studio proprio, ottenendo subito grande fama, non solo in Francia, per via dei successi ai vari Salons parigini, ma anche in Inghilterra e persino negli Stati Uniti. Nel 1885, tra i vari riconoscimenti, gli fu assegnata la Legion d’Onore. Fu sicuramente tra i maggiori esponenti della pittura accademica, caratterizzandosi però per un puro e esemplare formalismo unito a una restituzione del reale nitida e perfezionistica, trasposta in una visione complessivamente classica e ideale. Morì a la Rochelle il 19 agosto 1905.

Satiro, copia romana da Prassitele, Musei Capitolini, Roma. 
Menade danzante, bassorilievo, Museo del Prado, Madrid.

© G. LUCIO FRAGNOLI


IL POST SOPRA RIPORTATO HA CARATTERE ESCLUSIVAMENTE DIVULGATIVO E DIDATTICO, DESTINATO PERTANTO AGLI STUDENTI E AGLI APPASSIONATI. 

 

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